La linea sottile

… tra il tacere e il subire [Luciano Ligabue]

Dialogo sulla legalità.

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Manni editore - Anno 2005, 72pagine - € 8,00

Non è il classico saggio breve sulla mafia, nè tanto meno un romanzo. Ma è la trascrizione puntuale di due appassionati discorsi fatti dal palco di Melpignano (LE) il 31 luglio 2005. A parlare sono due icone dell’antimafia: don Luigi Ciotti (fondatore dell’associazione “Libera”) e Nichi Vendola (già componente della commissione parlamentare antimafia e neo-governatore della Puglia).

Un libricino di appena settanta pagine che si porta dietro 5 anni di vecchiaia, senza dimostrarli. Saranno variati i numeri delle statistiche riportate, sicuramente qualche vittima in più rispetto al 2005. Ma i fatti, le routine e gli ammiccamenti politici denunciati rimangono maledettamente gli stessi.

Un libro consigliato in particolare a chi è a digiuno dalla tematica della legalità. Don Ciotti, dall’alto della sua esperienza, spiega il fenomeno sociale della mafia e ne denuncia i modi di fare, e racconta le cose realizzate dall’antimafia civica con “Libera”, augurando agli uditori (poi lettori) “il diritto alla rabbia e al saper essere analfabeti” per poter reagire e assetarsi di sapere. Vendola invece, sulla stessa linea del sacerdote, critica gli slogan di coloro che catturano i latitanti e spiega che il fenomeno mafioso è una peculiarità delle zone con più alto degrado sociale, offrendo un excursus tra le diverse mafie del Mezzogiorno.

Un breve racconto che offre una infarinatura generale sulle mafie con l’ausilio di alcuni box per l’approfondimento, ma che soprattutto interroga le coscienze dei lettori invitandoli a contribuire nella politica e nella società ad un mondo migliore.

Il libro  è stato pubblicato nei giorni dei funerali del vice-presidente della Regione Calabria Francesco Fortugno ammazzato a Locri dalla ‘ndragheta durante le primarie del centrosinistra del 16 ottobre 2005.

PS: un doveroso grazie di cuore a chi ha avuto il gentile pensiero di regalarmelo!

E che tiggì!

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Più che un evento mediatico il ritorno di Mentana sul piccolo schermo si prospetta una vera rivoluzione nel panorama dell’informazione televisiva. Sempre che la si voglia definire “informazione” quella ciofeca che quotidianamente ci propinano TG1, TG4, TG5 e Studio Aperto.

Un tiggì rinnovato, piacevole, dai colori luminosi e in forte contrasto, che approfondisce le notizie serie tralasciando le ricette culinarie e i racconti strappalacrime animaleschi. Un tiggì all’avanguardia: il primo in Europa ad essere trasmesso in diretta su Youtube (anche se poi bisogna attendere circa 10 ore per poterlo rivedere on demand).

Un tiggì che offre flashback sulle notizie e che, almeno alle prime puntate, prova a intervistare politici un po’ diversi dai soliti Capezzone, Gasparri e Latorre. Sempre rispettando tutte le parti.

Anche sui miei genitori, che basano la loro informazione sul sentito dire e sulla tv (ahimè), ha prodotto i suoi effetti. Alle 13:30 di ieri sono riuscito a far staccare mio padre da Minzolini, e lui stesso oggi ha voluto replicare soddisfatto. Mentre alle 20 di ieri, mia madre (che non ha mai tempo per guardare la tv) mentre stirava ha esclamato: “quello somiglia a Mentana!”. Rapida la mia risposta “Mamma, quello è Mentana”, con conseguente spiegazione.

Mi ha stupito anche mio fratello, giovanotto scarsamente interessato ai telegiornali e aspirante grafico pubblicatario, che ha giudicato “bellissimi” il contrasto dei colori, il nuovo logo e soprattutto la comparsa centrale delle scritte.

Dopo l’analisi della famiglia Simpson, non ci resta che sperare in uno share sempre più alto del record di ieri.

Il buon giorno si vede dal mattino!

Written by lalineasottile

31 agosto 2010 at 21:35

Pubblicato su Giornalismo

don Tonino Bello

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Sabato ho conosciuto due signore che hanno collaborato nell’attività pastorale di don Tonino Bello nella Diocesi di Giovinazzo, a pochi anni prima della sua salita al cielo. Mentre parlavano di lui, i loro occhi si illuminavano al ricordo di quella persona così speciale. Di quel vescovo così “diverso”.

Ne è emersa una testimonianza molto forte sull’ambito umano e spirituale di don Tonino. Leggendo i suoi scritti, le sue poesie e preghiere, trasuda il suo forte innamoramento verso Cristo e verso i poveri. Ma sentirlo raccontare da chi lo ha vissuto, da chi ha condiviso con lui gioie e persecuzioni, è stato qualcosa di molto bello e appassionante.

E’ proprio vero: nella Chiesa dovremmo seguire molto più le sue orme, tralasciando i paramenti. Grazie don Tonino per la tua testimonianza. E grazie a tutti coloro che si sforzano di mantenere vivo il suo insegnamento.

Written by lalineasottile

30 agosto 2010 at 13:41

Un lebbrosario in Puglia.

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Lebbrosario. Vengono i brividi solo all’idea di pronunciarlo. Anche perchè è un po’ impronunciabile. Eppure scopriamo oggi, nell’edizione pugliese di La Repubblica, che si trova proprio in Puglia l’ultimo lebbrosario di tutto lo Stivale. Lo scopriamo però in modo un po’ polemico. Ma andiamo per gradi.

In realtà si chiama Centro Nazionale Riabilitativo per Hanseniani e si trova precisamente a Gioia del Colle (BA), proprietà della Regione Puglia gestita dall’ente ecclesiastico “F. Miulli” (lo stesso ente gestore del rinomato ospedale pubblico di Acquaviva delle Fonti – Diocesi di Altamura). Si tratta di una struttura monumentale con un massimo di 300 posti letto, 60 dipendenti e per fortuna pochissimi pazienti. Sempre secondo La Repubblica, la struttura spreca la bellezza di 7 milioni di euro percepiti dalla Regione Puglia, ma è vuota e non funzionante.

Intanto la Commissione parlamentare errori sanitari ha già chiesto chiarimenti attraverso il presidente Leoluca Orlando (IDV).

Qualcuno però avrà nuovamente preso fischi per fiaschi. Anche perchè appena due anni fa, lo stesso quotidiano, questa volta nell’edizione nazionale, parlava positivamente della stessa realtà. Cosa è cambiato? Cosa c’è dietro?

Qualche giornalista ha provato a contattare il responsabile della struttura, don Mimmo Laddaga, che all’agenzia AdnKronos ha dichiarato:

”Innanzitutto voglio precisare che i posti letto della colonia Hanseniana di Gioia del Colle non sono 300 ma 110. E poi che quello e’ l’unico centro di riferimento nazionale contro la malattia della lebbra e che il Ministero della Sanita’, di fronte a una nostra richiesta di chiusura, ci ha risposto chiedendo di lasciarlo aperto per essere sempre pronti in caso di emergenza” […] “La struttura e’ di proprieta’ regionale, compreso il bosco e i terreni intorno. La contabilita’ della Curia vescovile e’ assolutamente separata. […] ”attualmente saranno ricoverati 30-35 pazienti, in inverno il numero puo’ cambiare e arrivare a 65-70. Dipende dal bacillo: se e’ attivo i malati restano ricoverati, altrimenti sono liberi di tornare a curarsi a casa. La lebbra, purtroppo, e’ una malattia che fa ancora paura nell’immaginario collettivo, in modo ingiustificato. Anche per questo non riusciamo a esternalizzare molti servizi come lavanderia e cucina che continuano a essere effettuati in loco”.

A volte la caccia alle streghe porta a veder cose che non esistono. Suona strana anche la coincidenza denunciata sempre alla stessa agenzia da don Laddaga. Qualche mese fa è stato licenziato un medico della struttura per irregolarità tra le cartelle cliniche, oggi (giorno in cui è scoppiata la bomba-buco nell’acqua) sarà pronunciata la sentenza del giudice di appello in merito al ricorso fatto dal medico in questione.

Che strane coincidenze questa Italia!

Written by lalineasottile

19 agosto 2010 at 15:54

Sud sprecone o Padania ladrona?

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A questo punto la domanda ai paladini verdani del risparmio sorge spontanea: l’esistenza delle province è davvero un investimento utile e non uno spreco, così come il loro continuo proliferarsi? O vogliamo parlare dell’Expo 2015 di Milano che al momento continua a non sapere nè di carne e nè di pesce?

I padani ladroni continuano a governare a discapito del Sud.  Grazie a loro il Governo italiano tiene ancora bloccati (e spende a suo piacimento) i FAS (Fondi per le Aree Sottosviluppate) destinati dall’Unione Europea al Sud per progetti già cantierizzati.

O vogliamo parlare della cosiddetta “legge mancia” approvata a fine luglio con la quale i Fondi per l’ambiente vengono destinati in grandissima parte al nord (e se capitano al sud è in Sicilia o a governi locali amici o parrocchie amiche di qualche cardinale)? Un esempio? Ben 10mila euro all’associazione rugby valsugana… le piogge di fondi, in tempi di crsi,  potete leggervele qui.

Written by lalineasottile

16 agosto 2010 at 14:07

Educazione civica efficace.

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Su Facebook in questi giorni girano delle foto scattate per le campagne di Altamura (BA) raffiguranti alcuni cartelli di Educazione civica davvero alternativi ed efficaci.

Strappano senz’altro il sorriso, ma portano a ragionare. Con la speranza che anche il più pastore, cafone o pseudo-civile possano trarne insegnamento.

Complimenti all’autore!

PS: Le foto sono di un certo Michele Miglionico (che non conosco, ma ringrazio)

Written by lalineasottile

14 agosto 2010 at 10:30

Cervello spento.

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Oasi protetta di Torre Guaceto (BR)

Adesso scrivo ancora qualcosa da categorizzare in “me stesso”. Sono ancora agli inizi di questo nuovo blog e non vorrei partire in quarta. E poi, se permettete, è l’11 agosto. Un po’ di stand-by ci vuole. Anche se a singhiozzo, dato che ho da preparare un camposcuola (parto tra qualche giorno e mancano ancora un sacco di cose) e un esame (fissato per i primi di settembre).

Mi godo questi giorni di fancazzismo allo stato puro e pubblico una foto di un posto marino meraviglioso dove ho trascorso la giornata di oggi in compagnia di amici.

Written by lalineasottile

11 agosto 2010 at 19:11

Pubblicato su Fancazzismo, Me stesso

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Si parte!

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Addio Splinder, sappi che non ti ho mai sopportato. Soprattutto ora che rendi la mia vita impossibile tenendo in ostaggio i miei post dal 2006 ad oggi e non consentendomi di trasportarli dove voglio io.

Caro WordPress, so che con te la relazione sarà più stabile e soprattutto più “aperta”. Mi permetterai di fare più cose. Mi basta soltanto vedere il tuo editor per avere voglia di scrivere. Spero che non mi deluderai.

Mi sembra doveroso avviare questa nuova avventura con la canzone che ha dato il titolo a questo mio secondo blog: “La linea sottile”, dall’album “Arrivederci mostro” di Luciano Ligabue. Perchè c’è sempre una via di mezzo (non quella di Casini) in tutto ciò che facciamo. A volte è sottile, quasi invisibile. Aiutiamoci a ricecarla.

Written by lalineasottile

10 agosto 2010 at 16:02

Pubblicato su Me stesso, Musica

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